La diarrea è un classico sintomo di infezione intestinale, ma non solo. Svariate possono essere le cause di questi disturbo tanto fastidioso quanto imbarazzante, e non tutte sono di natura organica.
I sintomi li conosciamo tutti: continue scariche di feci liquide accompagnate da crampi addominali e, talvolta, nausea e vomito se all'origine c'è un'influenza intestinale. Come si può curare questo problema? In genere gli attacchi di diarrea, sia negli adulti che nei bambini, non durano mai più di qualche giorno, ma questo dipende molto dalla causa che sta all'origine del malessere. Ci sono persone che soffrono ciclicamente di scariche diarroiche anche solo provocate da stress.
Escludendo le ultime due patologie e tutte le malattie infettive gravi o esotiche contratte all'estero, la diarrea in sé non necessita di alcun ricovero ospedaliero, se ne deve solo capire l'origine e comportarsi di conseguenza. Se il problema intestinale è una malattia del colon o un'intolleranza alimentare andrà indagata con gli opportuni esami (ad esempio quello delle feci o la colonscopia), e sarà il medico a stabilire il tipo di terapia adeguata.
Se la diarrea è provocata, semplicemente, da un colpo di freddo o di calore, da un virus o da un'intossicazione alimentare, allora si dovrà pazientare finché le scariche non cessino da sole. Nel frattempo non si devono assumere farmaci ma seguire una dieta molto leggera che prevede solo liquidi per il primo giorno, intendendo acqua (anche con aggiunte di sale o di zucchero), tè con limone, succhi di agrumi.
La diarrea non è generalmente pericolosa per la vita, ma sicuramente un attacco di due o tre giorni può essere fastidioso, specie se in vacanza. Nella stragrande maggioranza dei casi, il malessere si esaurisce dopo qualche giorno senza gravi conseguenze.
Ma ecco alcuni rimedi casalinghi per minimizzare i danni:
- bere molti liquidi, principalmente acqua, per prevenire una delle principali complicazioni associate alla diarrea, che è la perdita di liquidi e di sali minerali; altre possibilità per integrare i liquidi sono costituite dal brodo, dalle bevande senza caffeina e dai succhi di frutta, escluso quello alle prugne;
- quando i sintomi cominciano a migliorare, e le feci ad essere più solide, è opportuno mangiare cibi a basso contenuto di fibre, come toast, uova, cracker, riso, pollo o altri tipi di carne tenera; cibi oleosi, grassi, o stagionati andrebbero evitati per qualche giorno;
- una breve diarrea non ha bisogno di antibiotici né, in gran parte dei casi, di prodotti o di altri farmaci antidiarroici: tuttavia tali farmaci, talvolta, possono rallentare il processo di rimozione dell'agente infettivo causa del disturbo.